Teatro per le scuole

Il Teatro alla Guilla propone spettacoli per tutti gli ordini scolastici. Al fine di sviluppare argomenti e tematiche che riguardano la contemporaneità, adattiamo testi della drammaturgia classica o mettiamo in scena nuova drammaturgia. Il teatro come spunto per riflettere, anche attraverso il sorriso e l’ironia. Mezzo per osservare, come attraverso una lente d’ingrandimento, storie dal valore sempre universale.

 

Il costo per il singolo spettacolo è di € 6 a studente. L’abbonamento, che prevede minimo 3 spettacoli, è di € 15. Alla fine di ogni spettacolo, attraverso i metodi della didattica della visione, finalizzata alla formazione dello spettatore, sarà possibile un incontro e confronto tra il regista/attori e gli studenti

Per ulteriori informazioni

promozione@teatroallaguilla.it

Tra i tanti spettacoli che il nostro teatro ha accolto, ecco la nostra scelta delle storie piu adatte per i i ragazzi :

Per la scuola primaria e secondaria di primo grado

la palla innamorata        Portiere Amore mio

Tutto ha inizio dal breve racconto, quasi una favola, “La palla innamorata” di Jorge Amado, in cui si narra di una palla, una campionessa che non manca mai di infilare la porta, che un giorno si innamora del portiere più fischiato del mondo, il quale, da quel momento, diviene un asso, il migliore in campo. E ciò succede perché l’unico modo per la palla di finire fra le braccia del portiere è quello di farsi parare. E questo amore clandestino è destinato, come tutte le grandi passioni, a creare un bel po’ di problemi. Buon umore e romanticismo in una storia in cui tutti vincono, che diverte e incanta e, soprattutto, dimostra come due creature apparentemente lontane per vocazione siano in verità assolutamente compatibili e quanta bellezza possa germogliare dalla diversità.

Scritto e diretto da domenico bravo, con marzia coniglio, valerio strati e domenico bravo, scene e costumi rosaria randazzo

il pescatore e la sirenaIl pescatore e la sirena

Un pescatore trova nella sua rete una sirena bambina, l’orfanella troverà nel siciliano una famiglia che saprà accoglierla senza, tuttavia, farle dimenticare le sue origini, valorizzando le qualità che la sua natura le ha donato. Con una delicatissima metafora, Gianni Rodari introduce il concetto di diverso e di straniero.L’attore svolge l’azione scenica su un palcoscenico vuoto. La narrazione acquista la sua dinamicità grazie all’uso della parola e della gestualità del mimo, creando così l’illusione del susseguirsi di differenti personaggi, contesti e ambientazioni come: una barca sul mare, una strada, un teatro dei pupi, un antico veliero da guerra…

Ispirato a La sirena di Palermo di Gianni Rodari, di e con Dario Frasca

Mi fa male l’orizzonte. Storia di un cavallo che imparò a nuotare

La protagonista Aurora ritrova nella vecchia mansarda di famiglia il diario del suo bisnonno Tore. Tra sogno, burattini e personaggi in maschera, vediamo il viaggio del bisnonno, l’ultimo uomo che ha messo piede sull’isola delle Femmine che deve guarire i cavalli del suo padrone, ma non ha più tempo: abbandonerà il piccolo cavallo Tormenta, che tra le lacrime sveglierà l’Isola.

Quest’ultima aiuterà il nostro protagonista ad andare oltre i confini nuotando nonostante le disabilità. Aurora si sveglia. La storia di Tormenta sarà davvero esistita? Chi può dirlo.

Scritto e diretto da chiara chiavetta, in scena chiara chiavetta e marzia coniglio

dimmi ciò che vedi e ti dirò dove sei spettacolo teatro alla guilla palemroDimmi ciò che vedi e ti dirò dove sei

le tre caravelle di Cristoforo Colombo fossero state quattro? E se la quarta non avesse partecipato, per un’avaria dell’ultimo minuto, alla spedizione che doveva portare all’inconsapevole scoperta del Nuovo Mondo? E se la quarta fosse stata anche la prima di tutte le caravelle? Con questo breve testo che ha la levità di una fiaba, Denis Guedj trova il pretesto per narrare la meraviglia di quanti, vincendo le proprie paure, si avventurano nell’ignoto, tra burrasche e ammutinamenti, per scoprire, insieme ai segreti della navigazione, il mondo in cui vivono, spinti dal desiderio di conoscenza che da sempre anima l’uomo.Da Autobiografia di una caravella, di Denis Guedj, adattamento, drammaturgia e regia di Domenico Bravo e con Marzia Coniglio. Scene e costumi di Rosaria Randazzo, musiche originali di Domenico Bravo, assistente alla regia Fabiola Arculeo.

wendy deve crescereWendy deve crescere

In una notte piena di mistero, una piccola luce si accende e nel vuoto pieno di attesa una bambina nasce. Wendy accompagnerà il pubblico lungo i punti più salienti della sua vita. Il Sig. e la Sig.ra Darling, i genitori di Wendy, si presentano attraverso la voce e il corpo della protagonista. Wendy cresce, comincia a farsi delle domande e si racconta al pubblico e lo lascerà con l’augurio di crescere sempre per vivere ogni giorno nuove esperienze.

Scritto e interpretato da Alba Sofia Vella, diretto da Aurora Miriam Scala

il principino teatro alla guilla

Il Principino

Un principe bambino che vive da solo in un piccolo pianeta, intraprende un viaggio alla scoperta di altri luoghi e uomini. I personaggi che incontra sono metafora di vizi, ma sulla terra, disperso nel deserto, incontra un aviatore, suo alter-ego adulto, al quale svelerà la sua innocenza e il suo meraviglioso stupore. Liberamente ispirato a

“Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint – Exupéry

Adattamento e regia

Valerio Strati

con Marzia Coniglio e Daniele Profeta

Scene e Costumi Dora Argento Videoproiezioni Emilio Orofino Assistenza tecnica Domenico Bravo

Per la scuola secondaria di secondo grado

stranieri familiari teatro alla guillaSTRANIERI FAMILIARI 

E’ il canto sofferto, a tratti ironico – un’ironia che è leggerezza, levità e delicatezza, non oltraggio o dileggio alla memoria – di vite spezzate, di donne spregiate e

sfregiate, un canto prodotto dalla cacofonia di pugni sferrati e calci assestati, di lame, forbici e… foulard.

Scritto e diretto da Domenico Bravo con Viviana Lombardo

INTERNO 13 TEATRO ALLA GUILLAINTERNO 13

Nell’Interno 13, dove abita una coppia , arriva un sedicente rappresentante di un certo aspirapolvere Puck, cosa nasconde ? “Perché gli uomini hanno così tanta paura di morire? Perché ciononostante continuano ad autoprocurarsi la morte? Io morte sono ancora utile?”.

Scritto da Benedetta Aiello, diretto da Benedetta Aiello e Marta Fogazza con Benedetta Aiello e Massimo Vazzana

 

SENZA NOME ATTO UNICO PER VOCE SOLA TEATRO ALLA GUILLASenza Nome. Atto unico per voce sola

Lady Macbeth, la protagonista di questo spettacolo, aspetta di essere interpretata.Tra mito, realtà e testo teatrale, questo dramma didattico accompagna lo spettatore dentro la trama shakespeariana

Di e con Chiara Chiavetta

 

ALLE SPALLE, LA VITA

Un uomo, morto di cancro, dopo aver esalato l’ultimo respiro, supera una luce bianca e si trova in una stanza. Al suo interno, seduto alla scrivania, vede un uomo dedito al controllo di documenti. Una storia sul senso che si dà alla propria vita, sulle scelte, sulla possibilità di ripensarci e forse di cambiare.

Scritto e diretto da Domenico Bravo

liberamente ispirato a un racconto di Stephen King

con Domenico Bravo e Valerio Strati

SOLO ANDATA TEATRO ALLA GUILLASOLO ANDATA – MOMENTI DI RAPPRESENTAZIONE SEMISERIA

L’immigrazione può essere vista da due punti di vista: quello di chi parte per un paese lontano e quello di chi accoglie e incontra il nuovo arrivato.In Sola Andata sentiamo più voci, voci che vengono da entrambe le parti di questa frontiera immaginaria che ci può unire o dividere.

Di Eletta Del Castillo, Natalia Guerrieri, Elena Nappi. Regia e interpretazione Domenico Bravo ed Eletta Del Castillo

incoscienza teatro alla guillaINCOSCIENZA

Quattro personaggi diversi per raccontare la profondità e le contraddizioni dell’animo umano. Un giovane studente, un killer della mafia, un omosessuale nevrotico e uno scafista accomunati dall’essere assassini.Commettere violenze, ingiustizie e superare le leggi, scritte e non, della nostra società, qualunque siano le motivazioni non è mai ragionevole e non appaga in nessun caso.

Adattato e interpretato da Valerio Strati, regia Sandro Dieli

camille teatro alla guilla 1943 – n° 392

La messa in scena prende le mosse da un preciso momento: il 1906, quando Camille Claudel si avvia sul cammino dell’autodistruzione.

Da questo inizio, drastico iato fra il sogno che era stato la sua vita e l’incubo crescente, la storia procede per salti temporali, attraverso interruzioni cronologiche che ripercorrono gli eventi che hanno condotto a quel momento

Scritto e diretto da Domenico Bravo,

con Viviana Lombardo

KILL WILL
E se Amleto volesse prendersi cura dei giardini reali, invece di arrovellarsi su dubbi e domande? E Macbeth sposare una donna meno ambiziosa e crescere una mezza dozzina di figli a cui trasmettere la passione per il miniaturismo, piuttosto che spedire all’altro mondo nobili e re? O Ero diventare una donna forte e ribelle e non la remissiva fanciulla che rischia di apparire in Molto rumore per nulla? C’è solo un modo per impedire che questi e altri personaggi vengano consegnati ai posteri alla maniera di Shakespeare: far fuori l’autore prima che metta definitivamente su carta le sue idee. Ha inizio così una cospirazione ai danni del bardo architettata dalle sue creature, che passano in rassegna tutti i modi possibili (molti dei quali descritti nei drammi da Shakespeare) per liberarsi dell’autore.
Ma la congiura è reale o esiste solo nella vivida immaginazione dei due protagonisti, Amleto e Macbeth (**che interpreteranno le parti di tutti i personaggi implicati nel presunto complotto, in uno sfrontato gioco teatrale fatto di indizi e rimandi**), nel loro desiderio febbrile di un’esistenza diversa, nuova, seppur meno nobile? E prima che tutto vada storto, avviene qualcosa che fa comprendere loro non solo il rischio di non esistere, ma di non esistere quali figure eterne, incise per sempre nell’immaginario collettivo.

 

Si tratta di una pièce originale, in cui una nuova scrittura si incastra con i testi shakespeariani, accompagnando lo spettatore verso una divertente chiave di lettura e degli originali spunti di riflessione.
Scritto e diretto da Domenico Bravo
con Domenico Bravo, Viviana Lombardo e Marzia Coniglio

UNA BALLATA ALLA FINE TEATRO ALLA GUILLAUNA BALLATA ALLA FINE

Un’autodistruzione che colpisce chiunque, ma maggiormente i più deboli, gli indifesi e i poveri del mondo. Così, come un secolo fa, questa fine si ripete. Non una volta sola e per tutti, ma un po’ per volta, a rate, a pezzi e bocconi, in tempi e luoghi diversi.

Testo ispirato a La fine del Titanic di H. M. Henzensbeger di e con Valerio Strati